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Cultura e Società

Migliaia in piazza a difesa dell'ospedale

Paolo Emanuele · 9 anni fa

“Questo è un luogo raggiungibile in meno di un’ora dal 95% della popolazione calabrese”. Così il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, a conclusione della manifestazione che si è svolta nella città della Piana a difesa dell’ospedale cittadino, per il ritiro del “decreto Scura” che ne prevede il depotenziamento. Inoltre, da parte del sindaco, che è stato delegato dalle associazioni e dai movimenti promotori dell’iniziativa ad “essere voce unica di questa protesta”, è stata rilanciata la proposta di far confluire anche l’ospedale di Lamezia Terme all’interno dell’azienda unica “Dulbecco”, insieme al Pugliese di Catanzaro ed al Mater Domini. Proposta che, tra l’altro, è oggetto di una petizione popolare avviata nei giorni scorsi e che vede proprio il sindaco come primo firmatario.

La manifestazione ha registrato la partecipazione di migliaia di persone che si sono date appuntamento davanti la piazza antistante il tribunale. Da qui, aperto dai sindaci del comprensorio, con tanto di fascia tricolore, e dai gonfaloni dei Comune di Lamezia Terme e di Gizzeria, si è formato un corteo che, attraversando le principali vie cittadine, è giunto davanti l’ospedale dove era allestito un palco sul quale è salito anche il vescovo della Diocesi, Luigi Antonio Cantafora. Una presenza, questa, che Mascaro ha definito “simbolicamente importante perché rappresenta una benedizione per questa lotta”.

“Certamente la presenza del vescovo – ha detto al riguardo Cantafora - è anche la presenza della sua Chiesa che è chiamata a farsi carico dei bisogni dei cittadini. è anche vero che il problema della sanità comporta tante difficoltà in questo tempo. Difficoltà – ha aggiunto il Pastore della Chiesa lametina - che vengono da molto lontano per cui adesso diventano di una gravità enorme. Ma, ora, pur ammettendo questa gravità occorre che adesso si guardi alla sanità, qui a Lamezia, non smontando tutto ma cogliendo quei margini possibili che possano tutelare i cittadini e, nello stesso tempo – ha concluso Cantafora - , rinnovare dei reparti perché i cittadini possano usufruirne senza andare fuori dalla città”.

“Noi – ha affermato Mascaro dal palco – non ci fermeremo perché abbiamo il dovere di combattere per il futuro e per il sogno dei nostri figli e lo faremo fino in fondo perché questa realtà diventi il perno della sanità della regione”. Quindi, ha rimarcato che “stanno distruggendo la regione, la sanità. Stanno massacrando il nostro futuro e deve essere la vostra voce – ha detto rivolgendosi alle migliaia di persone presenti, tra cui molti studenti - ad essere così forte. Noi resisteremo e quel decreto stilato da burocrati che vi hanno offeso e umiliato deve essere immediatamente ritirato perché è un affronto per il popolo”.

Per il sindaco di Lamezia, infatti, c’è bisogno “di un sistema sanitario che metta il cittadino al centro del problema e metta da parte la concezione numerica”. Da qui l’invito a Scura: “Confrontati con quel popolo che non conosci e che oggi è qui”.