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Spiritualità

Il grande potere liberatore della Medaglia di San Benedetto

Paolo Emanuele · 9 anni fa

Per chi non conosce la Medaglia di San Benedetto, è un sacramentale riconosciuto dalla Chiesa cattolica con grande potere di esorcismo e di liberazione dalle influenze demoniache. Come ogni sacramentale, il suo potere non risiede nel fatto che sia una medaglia bella e benedetta e contenga una preghiera incisa. Non cadiamo in questa superstizione! Il suo potere risiede in Cristo stesso, che lo concede alla Chiesa attraverso la fervente disposizione di chi usa la medaglia. Agisci con fede! Ricordate l’emorroissa che pensava che solo toccando il mantello di Gesù sarebbe guarita? E che mi dite delle persone che venivano guarite ed esorcizzate attraverso panni o teli che erano stati a contatto con San Paolo? “Dio intanto operava prodigi non comuni per opera di Paolo, al punto che si mettevano sopra i malati fazzoletti o grembiuli che erano stati a contatto con lui e le malattie cessavano e gli spiriti cattivi fuggivano” (Atti 19,12). Ricordiamo il potere che Cristo ha lasciato ai suoi apostoli: “Tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo” (Matteo 18,18). è un potere che Cristo ha conferito alla sua Chiesa perché tutto ciò che si decreti in favore del riscatto delle anime venga riconosciuto da Cristo come un’opera buona.

Analizzando la medaglia

Hai mai guardato questa medaglia, e ti sei chiesto cosa significavano tutte quelle iscrizioni? Ok, cominciamo: La fronte e il retro sono coperti di lettere che non sembrano avere alcun senso. In realtà il significato completo di questa medaglia è rimasto un mistero per molti anni, fin quando nel 1647 è stata effettuata un’importante scoperta nell’abbazia di Metten, in Baviera. è stato infatti ritrovato un manoscritto del 1415 che spiega la simbologia inscritta nella medaglia.

Decifrando il significato della medaglia

Fronte: San Benedetto appare al centro della medaglia. Nella mano destra tiene una croce, che rappresenta il potere salvatore di Cristo e l’opera di evangelizzazione dei benedettini nel corso dei secoli. Alla sua destra c’è una tazza rotta. Si diceva che questa coppa fosse stata avvelenata da alcuni monaci ribelli che non si trovavano bene con San Benedetto. La coppa si ruppe quando San Benedetto fece un segno della croce su di essa. Alla sua sinistra c’è un corvo, che ha una pagnotta avvelenata che i monaci hanno cercato di dare a San Benedetto. Sopra la testa ci sono queste parole: Crux Sancti Patris Benedicti (Croce del Santo Padre Benedetto). Intorno al bordo ci sono le parole Ejus en obitu nostro praesentia muniamus (Che nella nostra morte siamo rafforzati dalla sua presenza). Sotto i suoi piedi ci sono le lettere EX SM CASINO MDCCCLXX (Dal santo Monte Cassino, 1880).

Retro: La parte posteriore della medaglia è dominata da una grande croce. In ciascuno dei quattro lati della croce: C. S. P. B. (Crux Sancti Patris Benedicti): “Croce del Santo Padre Benedetto”; nella linea verticale della croce: C. S. S. M. L. (Crux Sacra Sit Mihi Lux): “La Santa Croce sia la mia luce”; nella linea orizzontale della croce: N. D. S. M. D. (Non Draco Sit Mihi Dux): “Il demonio non sia la mia guida”. Iniziando dalla parte superiore, in senso orario, e intorno al bordo appaiono le iniziali della preghiera di esorcismo: V. R. S. (Vade Retro Satana): “Allontanati Satana”; N. S. M. V. (Non Suade Mihi Vana): “Non suggerirmi vanità”; S. M. Q. L. (Sunt Mala Quae Libas): “Quelle che offri sono cose negative”; I. V. B. (Ipse Venena Bibas): “Bevi tu stesso il tuo veleno”; PAX: Pace. Si recita così: “La Santa Croce sia la mia luce, e il Demonio non sia la mia guida. Allontanati, Satana. Non suggerirmi vanità. Quelle che offri sono cose negative. Bevi tu stesso il tuo veleno. Pace”.

Indulgenze e benedizioni speciali

La Medaglia in sé, come abbiamo già detto, non ha potere. Chi la porta deve fare attenzione a non cadere in atti di superstizione. La Medaglia è semplicemente un segno visibile della devozione interiore e della fiducia che il fedele ha in Gesù e nel suo servo, San Benedetto. “Agisci per fede!”

La Medaglia include un’indulgenza incondizionata per qualsiasi persona al momento della morte che “usi, baci o tenga la Medaglia tra le mani con venerazione”. Si concede anche se la persona affida la propria anima a Dio, fa una buona confessione o riceve la Santa Comunione. Se la persona non può farlo, può invocare con le labbra il Santo Nome di Gesù con profondo senso di contrizione, o con il cuore se la persona non può parlare.

Indulgenze plenarie: Se la persona si confessa, riceve l’Eucaristia, prega per il Santo Padre nelle grandi feste e durante quella settimana recita il Santo Rosario, visita i malati, aiuta i poveri, insegna la fede ai bambini o partecipa alla Santa Messa, può ricevere questa indulgenza. Le grandi feste sono Natale, Epifania, Pasqua di Resurrezione, Ascensione, Pentecoste, Santissima Trinità, Corpus Domini, Assunzione, Immacolata Concezione, nascita di Maria, Tutti i Santi e festa di San Benedetto. Non è perché alcuni non conoscono questo sacramentale e non praticano la sua devozione che non ha potere. Ricordiamo che Cristo stesso ha conferito il potere attraverso il suo mandato in Matteo 18, 18. Dio vi benedica (da Pildorasdefe.net)