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Cultura
A Maida “Le quattro giornate di Catanzaro”
Gigliotti Saveria Maria· 9 anni fa
Presentato a Maida , nei locali della biblioteca scolastica dell’Istituto Comprensivo Statale, l’interessante volume dell’attento e bravo giornalista Alessandro De Virgilio.
L’incontro organizzato dall’associazione culturale La Lanterna in collaborazione con il centro Democrazia e diritti di Lamezia Terme, ripercorrendo un evento ormai lontano e dimenticato, ci riporta agli inizi degli anni ‘50 quando “… i catanzaresi occuparono le piazze per rivendicare alla loro città il riconoscimento dello status di capoluogo della Regione Calabria. Fu l’inizio di quattro giornate di mobilitazione totale che portarono alla paralisi i servizi, con la chiusura degli uffici, delle scuole e dei negozi, e il fermo dei mezzi di trasporto pubblici. Furono giorni scanditi da manifestazioni imponenti, con comizi e cortei nei teatri e per le strade, alle quali presero parte migliaia di persone, in rappresentanza di tutti i ceti sociali. La città era stata chiamata alla rivolta dopo che la commissione Affari Istituzionali della Camera dei Deputati aveva accantonato la relazione del comitato parlamentare che indicava Catanzaro come sede degli uffici regionali. La decisione di rimettere in discussione la scelta, rinviandola ad un futuro pronunciamento del Parlamento, era stata assunta dopo che i reggini avevano a loro volta dato vita ad accese manifestazioni di piazza svoltesi senza problemi per l’ordine pubblico. Fu invece a Catanzaro che il 26 gennaio i dimostranti si scontrarono con la Polizia. Una carica della Celere, avvenuta davanti alla sede del Provveditorato regionale alle Opere Pubbliche, provocò 14 feriti. La contesa per il capoluogo della Calabria suscitò aspre polemiche che richiamarono l’attenzione dei mezzi d’informazione nazionali e un acceso dibattito parlamentare sull’istituzione delle Regioni. La protesta di Catanzaro fu soffocata dal venir meno del progetto regionalista, attuato solo negli anni Settanta, quando la rivolta divampò a Reggio. Questo libro ripercorre tutta la storia della rivalità fra le città calabresi, dall’Unità d’Italia al 1950, con cenni sulle prime ipotesi regionaliste diffusesi all’indomani dell’unificazione del Paese e racconta il nascere dell’antagonismo fra Catanzaro e Reggio con la promulgazione della Costituzione repubblicana".
Il prof. Leopardi Greto Ciriaco, organizzatore dell’evento e presidente dell’associazione culturale “La Lanterna”, nel presentare all’attento pubblico il libro ha voluto ripercorrere i vent’anni dell’associazione nata nel lontano 1996, elencandone i soci fondatori e menzionando le molte attività culturali realizzate negli anni. Un saluto agli intervenuti da parte dell’amministrazione comunale di Maida è stato portato dalla giovane assessore alla cultura, dott/ssa Federica Gallo Cantafio . L’'avv. Stefania Vasta introducendo i lavori ha sottolineato quanto il periodo storico e le vicende politiche di quegli anni, se pur dimenticate, si collochino in una dimensione politica fatta di campanilismi e opportunità politiche mancate. L'on. Costantino Fittante facendo un’analisi storica dei fatti, ha ricordato i fatti di Reggio Calabria avvenuti vent’anni dopo, ma con matrici diverse e obbiettivi decisamente insurrezionalistici, lontani dagli eventi catanzaresi. Questa visione si è anche manifestata nell’intervento dell’autore, in un’analisi lucida e puntuale dei fatti noti e dei retroscena meno noti, nei quali il destino di una regione non veniva affrontato globalmente ma su logiche di ambiti territoriali limitate. Ne è emerso un quadro di quegli anni sicuramente non positivo, guardando soprattutto alle decisioni di una classe politica calabrese che ha preferito “giocare in casa” anteponendo le scelte di largo respiro a posizionamenti localistici di questo o quel progetto, vedi UNIVERSITA’,SEDE REGIONALE, SEDE DEL CONSIGLIO, e tante altre piccole e grandi cose.
Un libro, che ci fa riscoprire momenti lontani nel tempo, ma che valutati a fondo sembrano gli stessi di oggi .
Cesare Natale Cesareo