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Cultura e Società

Per chi scommette sul futuro quindici milioni

Antonio Cataudo · 9 anni fa

Promuovere l’autoimprenditorialità giovanile, dando la possibilità a giovani sotto i 40 anni di trasformare un’idea in un progetto di impresa. Questi gli obiettivi del bando “Coop Start up Calabria – Ricomincio da T(r)e” promosso da Legacoop Calabria in collaborazione con Coopfond e la Regione Calabria. Sono previsti quindicimila euro di finanziamento a fondo perduto e tre anni di accompagnamento e formazione per i sette progetti imprenditoriali che, dopo una serie di valutazioni, saranno considerati i più meritevoli.

Partita nei primi giorni del 2016, la campagna informativa di Legacoop Calabria sul bando ha fatto tappa mercoledì scorso all’Istituto Nautico di Pizzo, per illustrare agli studenti le opportunità di un progetto che può offrire una prospettiva nuova e importante ai giovani che scelgono di restare in Calabria e vogliono creare impresa. Fino al 21 gennaio, si potranno presentare le idee imprenditoriali attraverso la piattaforma online www.coopstartup.it/Calabria. Seguiranno 10 lezioni web per tutti coloro che hanno presentato le proposte, che potranno implementarle alla luce delle nuove competenze acquisite, come redigere un business plan o elaborare un piano aziendale di medio e lungo periodo. Dal 1 al 30 maggio saranno valutate le idee progettuali e si avrà una prima “scrematura”, con 25 proposte che accederanno a una seconda fase di formazione, in cui gli aspiranti “cooperatori” trasformeranno l’idea in progetto di impresa. I sette progetti vincitori, dopo la valutazione effettuata da un’apposita commissione, si conosceranno già nel mese di settembre: qualora si costituiscano in cooperativa, avranno accesso a un finanziamento di quindicimila euro più tre anni di accompagnamento tre persone, di cui almeno due under 40. Infatti, è il minimo richiesto dal bando per la costituzione della cooperativa, che potrà essere costituita anche a conclusione dell’intero percorso.

Ha sottolineato la caratteristica innovativa del progetto promosso da CoopCalabria, il coordinatore regionale generazioni di LegacoopFilippo Laganà, che ha invitato gli studenti a cogliere l’opportunità di mettersi in gioco in un contesto in cui “non solo in Calabria, ma in tutta Italia inserirsi nel mercato del lavoro è sempre più complicato. Questo bando mette a disposizione delle risorse anche per giovani che non hanno allo stato attuale capitali da investire e che, attraverso un significativo finanziamento, possono trasformare il loro sogno in un progetto di impresa”. Aspetto ribadito anche dalla presidente di Legacoop Calabria Angela Robbe per la quale “Coop start up inverte il meccanismo tradizionale di accesso ai finanziamenti per la creazione di nuove imprese. Non bisogna partire subito con la costituzione di una nuova impresa, anche perché siamo consapevoli che questo ha costi molto elevati e insostenibili per i più giovani. A noi interessano le idee innovative e la capacità dei giovani di mettersi insieme”.

Per l’assessore regionale al lavoro Federica Roccisano “Start coop è uno strumento a disposizione dei giovani calabresi in alternativa alla fuga da questa terra, un’occasione per dire che è possibile restare e fare impresa qui”, mentre il Sindaco di Pizzo Gianluca Callipo ha invitato gli studenti a “distaccarsi dalla logica del posto fisso o del lavoro che viene dato dagli enti pubblici e di scommettere su se stessi e le proprie competenze”.

E mentre una nuova generazione di innovatori calabresi muove primi i passi, c’è già chi, come i giovani della cooperativa Kairos, da qualche anno ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e oggi gestisce il Castello Murat e la Chiesetta di Piedigrotta a Pizzo, diventati i luoghi più gettonati dai turisti in Calabria dopo i Bronzi di Riace. “Il segreto è sempre lo stesso – ha detto Nancy Valente della cooperativa Kairos – incrociare caratteri e professionalità diverse per un obiettivo comune. Non fatevi scoraggiare da chi vi dice che qui non ci sono opportunità, che andarsene dalla Calabria è una via obbligata. Chi vi dice così, è perché probabilmente non ci ha mai provato”.