·

Notizie

Nel centro storico di Sambiase la rappresentazione sacra del presepe vivente

Cesare Natale Cesareo · 9 anni fa

Nel centro storico di Sambiase la rappresentazione sacra del presepe vivente

Un fiume di persone nella serata di Santo Stefano; si replica il 2 e il 6 gennaio

Successo di visitatori nel centro storico di Lamezia Terme/Sambiase per la prima serata della rappresentazione sacra del presepe vivente.

Giunto quest’anno alla sua decima edizione e organizzato dalle Parrocchie San Francesco di Paola e San Pancrazio, curato con dovizia di particolari da Padre Ivano Scalise, del locale convento dei Frati Minimi, il presepe vivente ha registrato nella serata di Santo Stefano (la prima delle tre rappresentazioni previste; le altre due, il 2 e il 6 gennaio 2016, sempre dalle 17:30 alle 20:30) un fiume di persone, attratti dalla magia e dalle suggestioni create per l’occasione nella nuova location; suggestioni, che nell’atmosfera natalizia hanno assunto davvero una grande valenza impregnata di sacralità. I visitatori, presente anche il Primo cittadino di Lamezia Paolo Mascaro, prima di immettersi nel percorso del presepe vivente hanno avuto modo di ammirare il monumentale presepe allestito nella chiesa dell’Annunziata, assieme ad una esposizione di presepi che richiamano bellissimi scorci del centro storico, per poi passare ad osservare gli altri presepi nelle vicine chiese dell’Immacolata e di S. Francesco.

Ma l’evento clou per la Città è il presepe vivente, che quest’anno ha trovato accoglienza nella nuova location, sempre nel caratteristico centro storico di Sambiase: non più ad interessare tutta la zona “Miraglia”, ma eccolo snodarsi sul seguente percorso: Via Verdi, Craparizza, Orto di Renda, Via Domenico Porchio (parte iniziale, con ingresso da Orto di Renda) Atrio Pascuzzi (qui postazione re Erode), Vico III Cavour, Vico II Cavour, Orto di Carrera, Chiesa Matrice (dove è la Natività).

Tra le novità del presepe vivente di quest’anno, l’organizzazione e l’allestimento delle postazioni sulla base dei testi evangelici. Dunque, una rappresentazione sacra con l’ambientazione e le comparse rigorosamente in costume tradizionale del tempo. Dall’Annunciazione (l’annuncio dell’angelo a Maria) alla Visitazione (la visita di Maria ad Elisabetta), alle locande (dove non c’era posto per Gesù); poi, l’annuncio ai pastori, il palazzo di Erode, il censimento su decreto di Cesare Augusto, i Magi. E tutt’intorno il visitatore si trova immerso in un paesaggio surreale del tempo, con il falegname, il cretaio, il forgiaio, la bottega delle stoffe, la filatura, la scuola rabbinica, la famiglia, i monili, la casa del pane e la Natività, allestita nella chiesa Matrice (ritornata in tutto il suo splendore dopo i lavori di restauro); qui, guidati dalla stella, ecco Gesù, Giuseppe e Maria, rappresentati da una famiglia del luogo, quest’anno individuata in Cesare D’Ippolito, Luisa Vaccaro e il piccolo Aurelio, di appena venti giorni.

E dopo aver ammirato anche il presepe tradizionale della chiesa Matrice, all’uscita, proprio di fronte al sacro tempio, il banco delle “grispelle” per ristorarsi dopo la lunga camminata.

Il presepe vivente, come sempre, è stato sostenuto dalla collaborazione di 100 volontari, guidati dal responsabile Padre Ivano Scalise; preziosa, inoltre, la collaborazione degli abitanti del posto, che hanno messo a disposizione i locali per l’allestimento delle varie postazioni.