Sicuramente da plaudire alla bella iniziativa organizzata dalla AMA Calabria di Lamezia Terme dall’Amministrazione comunale di Curinga e dalla Confraternita del Carmine di Curinga che ha visto protagonista la Bella Musica e il Bel canto. Un occasione particolare per ascoltare l’organo del 700, che è gelosamente custodito nel Santuario del Carmine dopo il restauro avvenuto negli anni ’90, che ha ridato voce ad un organo unico in Calabria. Tanta gente che ha ascoltato e lungamente applaudito il maestro Salvatore Pronestì, che da virtuoso di questi gioielli dell’artigianato del 600 700, ha saputo far rivivere arie e melodie di quei periodi. La calda ed equilibrata voce del Mezzosoprano Marta Erminia Floro, ha completato armonicamente un concerto intenso e magnifico, che ha emozionato il folto pubblico presente.
L’evento ha visto la presenza del Priore della Confraternita Givambattista Panzarella, Il Sindaco Domenico Pallaria, il vicesindaco Patrizia Maiello, che ha introdotto il concerto, alcuni assessori, il Parroco don Pino Fazio, Padre Franco Granata, ed altre personalità richiamate da questo evento unico e speciale .
Molto interessanti le considerazioni tecniche, storico e artistiche dell’organo a canne, che il maestro Salvatore Prunestì ha esposto tra un brano e l’altro. Particolare favore del pubblico ha riscoso un brano musicale del maestro Francesco Arena in dialetto calabrese “ Che duci ‘stu Figghiolu, che bella ‘sta Mamma” . Altro brano nel quale le caratteristiche più importanti dell’organo sono emerse è stato il brano “Adeste fideles” nel quale la voce della mezzosoprano Marta Erminia Floro e la maestria de maestro Salvatore Pronestì, in alcune variazioni, hanno creato un atmosfera irripetibile.
Cesare Natale Cesareo
Cultura e Società
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