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Parrocchie news

Il Bambino Gesù accolto dai migranti

Paolo Emanuele · 9 anni fa

“O Dio, Padre Santo, che tanto hai amato gli uomini, che hai loro inviato il Tuo Figlio unigenito, nato da Te prima di tutti i secoli: degnaTi di benedire questi Presepi, che faranno la gioia delle famiglie cristiane. Queste immagini del Mistero dell'Incarnazione, sostengano la fede dei genitori e degli adulti, ravvivano la speranza dei fanciulli, aumentino in tutti la carità”. Con queste parole Papa Paolo VI il 21 dicembre 1969 procedeva alla benedizione dei presepi. Certo, il presepe richiama il bello di un evento irripetibile e deve sempre fare la gioia di chi lo osserva ma… non si può dimenticare che al mistero dell’incarnazione è legato anche quello della passione, morte e resurrezione di quel bimbo che noi vediamo avvolto in fasce e onorato dagli ultimi. Il Santo Padre lo ricorda, osservare il presepe deve portare ad un magis, ad un di pù di carità. E qui e ora, il nostro prossimo ha un nome ben preciso, Migrante.In questo Natale 2015 con l’inizio dell’Anno Santo della Misericordia, siamo invitati ad aprire il cuore alla Misericordia e al perdono. Il presepe realizzato dalla parrocchia di San Domenico è stato dedicato in modo particolare al problema dei migranti, per i quali il Santo Padre ha chiesto che venga tenuta sempre alta l’attenzione, in considerazione del fatto che questi nostri fratelli scappano ogni giorno da guerre dittature e carestie, mettendo a repentaglio la loro vita per cercare accoglienza nella vecchia Europa. Il presepe è stato allestito tenendo presente l’ambiente e i mestieri al tempo di Gesù, integrando a questo i migranti e i vari moderni mezzi e uomini atti al soccorso. Tutti questi si incamminano verso la grotta di Gesù perché Lui è la vera salvezza e la vera pace, e ci ricorda che :”tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me”.