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Cultura e Società

Lamezia Terme non dimentica. Svolta la quarta edizione della “pedalata per la sicurezza” in ricordo degli otto ciclisti

Cesare Natale Cesareo · 9 anni fa

“Oggi doverosamente dobbiamo ricordare i nostri amici ciclisti che hanno perso la vita in un momento di gioia, di socialità, quale è quello di una passeggiata in bici per stare insieme e passare qualche ora all’aria aperta, quando il tempo lo consente”. Così il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro intervenendo in piazza 5 dicembre, prima del via alla IV “Pedalata per la sicurezza” in memoria degli otto ciclisti lametini (Fortunato Bernardi, Giovanni Cannizzaro, Pasquale De Luca, Domenico Palazzo, Rosario Perri, Vinicio Puppin, Franco Stranges e Domenico Strangis) periti nella strage del 5 dicembre 2010, i cui nomi sono stati scanditi, poco prima della partenza, dalla speaker Luisa Vaccaro. “Innanzitutto dobbiamo sempre ricordare loro – ha aggiunto il primo cittadino di Lamezia -, perché è una pagina ormai indimenticabile per la storia di questa nostra città, della nostra comunità. Come Amministrazione comunale abbiamo intenzione di istituzionalizzare la giornata della sicurezza. Credo che questo lo dobbiamo fare per amore e per rispetto di chi ha perso la vita per la mancanza delle condizioni minime di sicurezza e partendo da ciò, intendiamo sensibilizzare i cittadini in materia di sicurezza stradale, per promuovere la cultura della circolazione con la bicicletta e perché le nostre strade possano essere più sicure. Il ricordo di chi ha perso la vita per amore della bicicletta e per amore della socializzazione – ha concluso Mascaro - , credo debba essere la guida per il futuro di questa Amministrazione e di questa città”. Mascaro, poi, dopo aver espresso il suo plauso agli organizzatori per aver proposto ancora una volta questa splendida iniziativa, assieme ad un rappresentante dello stesso sodalizio, ha consegnato una targa del Ciclo Club Lamezia, ai familiari di Michele Caligiuri, per onorare la memoria di uno dei pionieri del ciclismo lametino. Tra i cicloamatori partecipanti alla manifestazione ciclistica, Gennaro Perri, uno dei due feriti nella strage (l’altro Fabio Davoli), che non riesce a dimenticare quel terribile impatto. “Per me –come ha detto ai cronisti-, è un ferita che rimarrà sempre aperta”. Dopo la partenza, la prima sosta è stata effettuata su corso Gramsci, nel piazzale antistante la chiesa Maria santissima delle Grazie, nei pressi della quale ogni domenica gli otto, assieme a tanti altri ciclisti amatoriali, sostavano prima di continuare la loro marcia sulle due ruote. La carovana è stata accolta da don Pino Pezzo e don Domenico Cicione Strangis (parroci “in solidum”) che, prima di impartire la benedizione, hanno voluto lanciare un breve messaggio sull’importanza dello sport a vari livelli per la promozione dei valori umani e religiosi che stanno alla base di una società. Don Domenico ha anche inteso informare del ricordo “nella preghiera che facciamo la mattina di ogni primo sabato del mese assieme ad un gruppo di persone, tra cui qualche familiare dei ciclisti scomparsi, in un posto dove apparve la Madonna, e cioè alla Querciuola, nei pressi del Santuario della Madonna di Visora in Conflenti, proprio per affidare i nostri otto cicloamatori sotto la protezione della Vergine”. Poi la carovana ha raggiunto il luogo della strage e deporre, alla presenza di alcuni familiari delle vittime, una corona di fiori dove la stele dell’amministrazione comunale ricorda il tragico avvenimento. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Lamezia Terme, è stata organizzata dalla Asd Next Atlas e dal Ciclo Club Lamezia con il coordinamento di Francesco Strangis e Giovanni Andricciola e l’adesione di: Vespa club Lamezia, Fiat 500 club Italia, Lamezia Multiservizi, Associazione nazionale Libera Caccia, Arcipesca Fisa, Fare Ambiente, Croce bianca Rocca.