“In questa Solennità, dedicata al Santo protettore della Calabria, chiediamo per tutti noi il dono di sentimenti e atteggiamenti di umanità e carità nei confronti di ogni fratello che incontriamo e che la festa sia una occasione per riscoprire la gioia dell’incontro con l’altro che è mio fratello”. Con queste parole, padre Valerio Di Trapani, parroco dei Padri Vincenziani della chiesa di S. Giovanni Battista in S. Eufemia Lamezia, ha invitato i fedeli a vivere con impegno ifesteggiamenti patronali in onore di San Francesco di Paola, riportando nell’avviso sacro quanto detto da un Anonimo sul Santo Taumaturgo: “un anonimo parlando di San Francesco di Paola diceva che era <>. Egli (S. Francesco) è stato scelto dal Signore per vivere una vita eremitica, povera dunque e austera, ma ricca di umanità e di Dio. L’umanità –ancora padre Di Trapani- è un atteggiamento che genera accettazione, compassione, misericordia, solidarietà, in una dimensione assolutamente gratuita”. E a questo proposito padre Valerio ha anche riportato una frase di Erich Fromm: <>.
Il triduo preparatorio alla solennità di San Francesco di Paola
Il triduo preparatorio (9-11 luglio) alla solennità di San Francesco di Paola (domenica 12 luglio) è stato preceduto: il 4 luglio dalla 3^ Edizione della corsa podistica per le vie del Quartiere “Passiandu Passiandu” (la serata, condita dai sapori straordinari della sagra, è stata piacevolmente allietata dal Dj Loris e i “Facciamo Casino”, che hanno fatto ballare centinaia di ragazzi sulle note delle musiche di tendenza); il 7 luglio dal 18°
La “tre giorni” in preparazione alla festa ha avuto inizio giovedì 9 luglio, con l’arrivo –alle 18- della Sacra Reliquia del Dito di S. Francesco di Paola (giunta dall’omonima chiesa di Lamezia ovest) in località Bosco Amatello e la successiva accoglienza in piazza Italia; da qui, processione col simulacro del Paolano e con la Reliquia verso la chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista, per la S. Messa (animata dalla corale parrocchiale) presieduta da padre Giuseppe Guerra, Superiore Provinciale dei Padri Vincenziani, con la presenza degli statuari di S. Francesco di Paola di Eufemia, di S. Francesco di Paola di Sambiase, degli statuari di S. Antonio di Padova di Nicastro e di quelli dei SS. Pietro e Paolo di Nicastro (presenti i rispettivi parroci che hanno concelebrato: padre Valerio Di Trapani, padre Ivano Scalise, padre Bruno Macrì e don Carlo Cittadino), che hanno portato a spalla statua e Reliquia.
La benedizione del quadro, dipinto da Suor Ecclesia
Durante la Celebrazione è stato benedetto il quadro che raffigura San Francesco di Paola, dipinto da Sr Ecclesia, delle Suore Oblate Benedettine di Santa Scolastica. “L’icona –ha spiegato padre Valerio Di Trapani- raffigura S. Francesco che porta in mano la nostra chiesa di S. Eufemia; S. Francesco è rivolto verso il Tabernacolo, guardano a Gesù Eucaristia, mentre sullo sfondo si nota S. Francesco nell’atto della carità verso i poveri, perché come sapete S. Francesco del suo motto
L’appello del parroco Padre Valerio Di Trapani
A tal proposito padre Valerio Di Trapani, che il nostro vescovo ha nominato direttore della Caritas diocesana ha rivolto ai fedeli l’accorato appello di sentirsi “chiamati all’accoglienza dei più poveri, degli emarginati e di essere sempre pronti ad accettare la sfida della legalità”. Nel concreto Di Trapani ha chiesto esplicitamente ai presenti, e quindi alla cittadinanza tutta, che servono soprattutto delle lenzuola e degli asciugamani per quanti sono ospitati alla Fazenda de Esperança, (un centro di recupero, guidato da don Josè Chitumba, che come lo stesso sacerdote ha avuto modo di spiegare in più occasioni “nasce per aiutare giovani e adulti vittime della tossicodipendenza e, per offrire loro un percorso di rinascita e di libertà”; la Fazenda di Lamezia è la prima in Italia creata su modello della Fazendas del Brasile), che monsignor Cantafora ha inaugurato il 20 giugno u.s. in località Lenza Viscardi, Via dei Campani 91, in un locale confiscato alla criminalità organizzata). Sempre nel corso della stessa S. Messa del 9 luglio, due giovani, Francesco e Pietro, hanno fatto ingresso tra gli statuari di S. Eufemia, dopo un anno formativo con padre Valerio. Di Trapani ha quindi ringraziato il Gruppo locale degli Statuari, “che durante l’anno -oltre alla formazione personale- si impegnano nei servizi di volontariato della Caritas Diocesana di Lamezia Terme, curando l’accoglienza –ha spiegato padre Valerio- presso la Casa per persone senza dimora <
Proseguendo col programma, alle 17:00 di venerdì 10 luglio, l’effigie del Santo Paolano è stata trasferita con le automobili in località Cafarone (passando dalla “Marinella”); alle 19:00 la S. Messa del triduo, presieduta da padre Lorenzo Manca (CM). Mente sabato 11 la Messa è stata presieduta da padre Calogero Di Fiore (CM).
Il giorno della festa, la S. Messa con l’offerta del cero votivo da parte del Sindaco
Domenica 12 luglio, solennità di S. Francesco di Paola, le SS. Messe nella chiesa di San Giovanni Battista (dopo quella delle 7:30 nella chiesa di San Francesco) sono state alle 10:30 e alle 18:00, animate dalla corale parrocchiale; all’inizio di quest’ultima celebrazione, è stato offerto il cero votivo a S. Francesco di Paola da parte del sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro (al suo primo anno a S. Eufemia per questo gesto), che ha poi rivolto la preghiera al Santo Patrono.
All’omelia il parroco padre Valerio Di Trapani ha esortato a vivere i momenti della festa “non per folklore ma per fede”, sottolineando che “tutti siamo chiamati alla santità e a vivere nel quotidiano, sull’esempio del santo protettore della Calabria, quei sentimenti di umanità e carità che talvolta sembrano smarrirsi”. Di Trapani ha poi così concluso: “Quante volte l’accettazione, la compassione, la misericordia, la solidarietà sono state scambiate erroneamente per buonismo? Il Signore ci renda profeti con la testimonianza dell’amore che rivolgiamo ai fratelli”.
La solenne processione
Alle 19:00 in punto lo sparo dei mortaretti e il suono della campane hanno annunciato l’inizio della solenne processione per le vie del quartiere. Presenti anche il neo Primo cittadino Mascaro (con il gonfalone del Comune, portato dalla polizia municipale), giunta e altre autorità civili e militari (tra cui i rappresentanti dell’Azione Cattolica Sant’Eufemia e dell’Associazione Marinai d’Italia, sezione di Lamezia Terme), che hanno seguito l’intero tragitto della processione. Il simulacro del santo è stato fatto girare dagli statuari in prossimità degli altarini, mentre alcuni ammalati in carrozzina sono stati sollevati e avvicinati per poter baciare S. Francesco. Tanti i balconi e i condomini decorati per il passaggio della solenne effigie lignea, che ha attraversato, in oltre due ore di processione, le strade del territorio, accompagnata dalle reliquie dei protettori San Francesco e Sant’Eufemia, dalla banda musicale cittadina e dal numeroso concorso popolo, che ha scelto di seguire il cammino del santo per un profondo atto di fede e devozione.
La statua di S. Francesco ha ricevuto gli onori della Polfer nel piazzale esterno della stazione di Lamezia Terme centrale e dei Carabinieri, nei pressi della locale Stazione.
Il messaggio del Vescovo, Mons. Luigi Antonio Cantafora
In conclusione, il messaggio di S.E. il vescovo, monsignor Luigi Antonio Cantafora, che nel suo intervento prima della solenne benedizione, ha voluto sottolineare che “la santità di Francesco è un invito a vivere l'umiltà e la carità” incoraggiando la comunità parrocchiale “nel continuare il cammino intrapreso di servire i poveri e gli ultimi”. E a questo proposito, il presule ha detto che “il servizio svolto a favore dei poveri, presso il Centro Querce di Mamre, è un lodevole esempio che rende la Comunità di Sant’Eufemia un bel riferimento di testimonianza dei valori del Vangelo per tutta Lamezia Terme. In questo momento –ha aggiunto monsignor Cantafora- è necessario riprendere le forze perché la nostra Città diventi lo spazio dove tutti trovino accoglienza”. Poi il vescovo ha porto gli auguri al neo sindaco affinché “con il nostro aiuto possa fare di Lamezia una città dove si costruiscano vie di autentica crescita e sviluppo”.
Il saluto del Sindaco, Avv. Paolo Mascaro
Anche il Sindaco, Avv. Paolo Mascaro, ha riconosciuto il grande valore dei volontari impegnati ad accogliere persone povere e senza dimora e ha espresso la volontà di sostenere tale impegno. Il Primo cittadino di Lamezia ha concluso dicendo che “il lavoro della sua amministrazione, insieme a quello delle persone di buona volontà, riuscirà a far rinascere la città di Lamezia Terme”.
A mezzanotte una poderosa batteria di giochi pirotecnici ha illuminato di tanti colori il cielo sopra il Piazzale “Vecchia Locomotiva”.
Il programma civile della festa
Ricco il programma civile dei festeggiamenti in piazza Italia: ogni sera Sagra Tipica con la superba Trippa, preparata secondo una antica ricetta calabrese e panini per tutti i gusti.
Giovedì 9 luglio alle ore 21:00 si è svolta la manifestazione sportiva organizzata dal Comitato Provinciale di Vibo Valentia del Centro Sportivo Educativo Nazionale, nella persona del Presidente M°Luigi Papaleo. Proposte esibizioni di fitness, danza sportiva e canto. Le Associazioni Sportive Dilettantistiche che hanno animato la serata sono state: “Nuova Olimpia”, rappresentata dal Prof. Pasquale Donà; “Arabesques”, rappresentata dalla M. Monica Torcasio; “Febri Dance”, rappresentata dalla M. Tonina Giampà.
Nella serata di venerdì 10 luglio è stato proposto il concerto degli “Sugar Shake”, con i successi di Zucchero Fornaciari.
Sabato 11, il Festival Canoro “Lumen Calabriae”, organizzato dall’Associazione “Muse”, con la presenza straordinaria di Gio Di Tonno (vincitore della 58ma edizione del Festival di Sanremo in coppia con Lola Ponce, cantando la canzone scritta da Gianna Nannini dal titolo “Colpo di fulmine” e il 12 gennaio 2013 in coppia con Mietta vincendo “Tale e Quale Show”). A condurre la serata, la giornalista Ketty Riolo.
Domenica 12 luglio, infine, la piazza è stata animata dai “Mind” e dalla comicità travolgente del calabrese Tonino Pironaci.
Le conclusioni del parroco Padre Valerio Di Trapani
Insomma, “con poche risorse e tanto impegno, generoso e gratuito del Comitato Festa, del gruppo Famiglie della Parrocchia, dell'Avis di Base di Sant’Eufemia, degli Statuari di San Francesco, del Gruppo Scout Agesci Lamezia Terme 4 e degli sponsor –ha concluso padre Valerio Di Trapani-, è possibile vestire a festa i nostri territori”.
Antonio Cataudo