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Cultura e Società

Seconda edizione di Anima Mediterranea; premio assegnato alla poetessa Pina Majone Mauro. All’inizio, ad incantare il pubblico il cantastorie, la dea, le sirene, il fascino bizantino

Paolo Emanuele · 9 anni fa

“Quanto a Ligea, naufragherà presso Terina sputando acqua di mare; i naviganti la seppelliranno sulla riva ghiaiosa vicino ai vortici dell’Okinaros, che come un altro Ares dalle corna di toro, con le sue acque bagnerà il monumento della fanciulla alata”. Sono bastati questi versi di Licofrone (“Alexandra vv. 726-731) a fare da leit-motiv alla manifestazione dedicata al Mare Nostrum “Anima Mediterranea 2015”, la cui seconda edizione, svoltasi venerdì 10 luglio, ha avuto come titolo “Sulle antiche rotte alla ricerca delle sirene”.

Ad organizzare l’evento, presentato dalla giornalista Maria Scaramuzzino, l’associazione “Theodora”, che ha messo “in pista” un mix di tradizione, musica, fashion, gastronomia; il tutto finalizzato ad un momento di cultura, con tanto di presenze qualificate. Alla serata, patrocinata dal comune di Lamezia Terme e realizzata in collaborazione con Slow Food e Liceo Campanella di Lamezia con la presenza di alcune docenti), hanno presenziato per l’Amministrazione Comunale l’assessore Elisa Gullo e il presidente del Consiglio comunale Francesco De Sarro. Quest’anno a rappresentare l'Anima Mediterranea, il Cantastorie (impersonato da Renato Nunnari, nella veste anche di musicista e regista), l’artista di strada che un tempo si spostava nelle piazze e raccontava con il canto le cronache di un tempo, trasmettendo la cultura e la letteratura orale.

Da Via Lissania a corso Numistrano, il cantastorie con un discreto pubblico al seguito, ha avuto modo di cantare, con tanto di illustrazione, antiche storie di mare, attorniato da una dea e tre sirene, impersonate dalle modelle Alfonsina Avolio, Brigida Gaetano, Miriam Strangis ed Elisa Tolone. Destinazione Palazzo Nicotera, dove Nunnari ha proseguito nel suo racconto, reso ancora più suggestivo dalle note di alcuni musicisti e dal dolce suono dell’arpa, eseguito da Paola Testa, ama anche dal fashion-show delle modelle, che in perfetto stile fascino bizantino, con le creazioni della stilista Manuelita Iacopetta, ispirate alle Sirene del Mediterraneo (“una Dea, tre Sirene e un Cantastorie –come rimarcato dalla stessa Iacopetta- per raccontare il fascino della nostra terra e celebrare tra mito e leggenda l’identità mediterranea”), hanno deliziato il pubblico con delle danze e dei movimenti coordinati nel giardino di Palazzo Nicotera.

Allo spettacolo ha fatto seguito il momento culturale, che ha visto assegnare il Premio alla cultura Anima Mediterranea 2015 “per la sua lunga attività di poetessa, scrittrice e saggista” alla professoressa Pina Majone Mauro. “L’Associazione –come spiegato in una nota- ha inteso istituire questo riconoscimento alle personalità che si sono distinte nei vari ambiti culturali, operando nel segno della multiculturalità, della pace e della condivisione, valori universali di cui il Mediterraneo è stata la culla e intorno ai quali si è costruita e si continua a costruire, nonostante tutto, la civiltà dei popoli”. Il premio a Pina Majone Mauro, presente anche la scrittrice Vittoria Butera, la regista Roberta Renda e la professoressa Michela Cimmino, è stato consegnato da Elisa Gullo e Francesco De Sarro, rispettivamente assessore nella giunta di Paolo Mascaro e presidente della massima assise comunale di Lamezia. Infine, un gradito momento gastronomico ha deliziato i palati di tutti i presenti.

Antonio Cataudo