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Cultura e Società

Curinga - “Stretta la foglia larga la via….” …come quando ci si ritrova tra amici .

Paolo Emanuele · 9 anni fa

Presentato nell’aula magna dell’istituto Comprensivo Statale di Curinga il libro “Stretta la foglia larga la viaLa cultura orale di una comunità calabrese Testi narrativi della tradizione orale di Curinga. Unaraccolta coordinata da Sebastiano Augruso, Giovambattista Calvieri, Palma De Vita, Pietro Monteleone

Un pomeriggio culturale di alto livello e, per gli autorevoli interventi dei relatori e, per la singolarità del libro, che fa seguito ai primi due volumi de’“L’acqua di Gangà” editi nel lontano 1990; una ricerca minuziosa delle nostre radici e della nostra identità culturale. La dirigente scolastica dott. Natalia Majello ha coordinato i lavori, sottolineando, non senza un pizzico di giusto orgoglio, quanto grande attenzione la scuola nel suo insieme, abbia avuto ed ha verso il territorio e quanto lungimiranti insegnanti abbia prodotto, con pubblicazioni di notevole interesse culturale, come “L’acqua di Ganga” “Stretta la foglia e larga la via” e “Greografie verticali”. Lavori sistematici, in particolar modo quelli riferiti alla cultura orale, degli alunni, delle famiglie, degli anziani che hanno concretamente contribuito alla stesura di questi volumi. Un ricordo particolare va al prof. Sebastiano Augruso, promotore di questa opera, alla quale, a dieci anni dalla scomparsa, la scuola ha intitolato la biblioteca, di cui è stato l’attento e sensibile curatore.

Il vicesindaco e ass. alla cultura dott/ssa Patrizia Maiello, ha sottolineato come l’amministrazione comunale abbia di buon grado aderito e incoraggiato la pubblicazione di questo volume, che ci riporta alla nostra tradizione e rende merito a quanti hanno fatto sì che questo progetto andasse in porto.

I relatori legati a Curinga per i tanti anni di frequentazioni culturali, ma anche da rapporti di sincera amicizia e stima verso molti curinghesi , hanno relazionato in maniera non tanto accademica come spesso accade, ma con il cuore come quando ci si ritrova tra amici .

L’editore avv.Francesco Tassone, della Casa Editrice Qualecultura ricordando i forti legami che lo hanno legato al prof. Sebastiano Augruso e alle iniziative culturali atte a far riscattare la nostra gente più debole dalla sudditanza politico sociale degli anni sessanta, ha voluto lasciare soprattutto alle nuove generazioni un messaggio di speranza pur nel suo “moderato” pessimismo. Operare ora e adesso nella propria comunità, nel proprio territorio perché cambiando singolarmente il proprio singolo mondo si può avere la speranza di cambiare il mondo. Avere quindi un luogo, un campanile, e con il quale partire ed al quale rapportarsi.

Un altro messaggio importante quello dell’Antropologo prof. Vito Teti, che, anche lui ricordando i momenti della intensa vita universitaria alla Sapienza di Roma e i fraterni rapporti culturali e di amicizia con i coautori dei volumi citati, nel suo messaggio ha voluto mettere in evidenza il decadimento, anzi la non conoscenza da parte delle nuove generazioni del proprio territorio e soprattutto del notevole bagaglio culturale che una terra come la Calabria possiede. Si finisce per vivere in un atteggiamento subordinato culturalmente, crogiolandosi in un fatalismo immobile, che ci fa allontanare dalla nostra storia e dalla nostra quotidianità, proponendo un futuro omologato e senza radici.

Prima di salire nei locali della biblioteca, per scoprire la targa dell’intestazione al Prof Sebastiano Augruso,c’è stata una sorpresa inaspettata per il numeroso pubblico presente, la dirigente dott. Natalia Majello annuncia che verrà fatta riascoltare una registrazione voce del prof. Sebastiano Augruso, effettuata da Cesare Cesareo direttore della Radio Libera Locale “Radio Sant’Andrea” realizzata alla presentazione del libro “L’Acqua di Gangà” del 7 luglio 1991. La registrazione ha suscitato grande emozione soprattutto nel riascoltare la voce mai dimenticata e l’analisi socio culturale di quel periodo, che nonostante siano passati 24 anni è di un attualità sconcertante. Significativa e molto bella la motivazione che la dirigente scolastica dott. Natalia Majello ha dato non senza un sottofondo di sincera commozione a questo momento.

Un pomeriggio pieno di emozioni “Stretta la foglia larga la via….” come quando ci si ritrova tra amici .

Cesare Natale Cesareo