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Parrocchie news

Cattedrale stracolma per l’estremo saluto a don Eugenio Zaffina, parroco emerito a Bella, ricordato anche a Sambiase, suo paese natio

Antonio Cataudo · 9 anni fa

Un altro pezzo di storia della Chiesa di Dio che è in Lamezia è volato via. Il cuore di don Eugenio Zaffina, parroco emerito della chiesa “Natività Beata Vergine Maria – Madre delle Grazie” in Bella di Lamezia Terme, ha cessato di battere nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 aprile 2015 all’Ospedale di Catanzaro.

La salma è giunta sabato 11 aprile alle 11:00 nella sua chiesa di Bella (dove don Eugenio ha trascorso circa nove lustri di intensa attività pastorale) per un momento di preghiera; poi alle 14:30 il feretro si è mosso alla volta della chiesa Cattedrale, dove alle 15:30 ha avuto inizio la celebrazione esequiale, presieduta dal vescovo diocesano monsignor Luigi Cantafora con i vescovi emeriti di Lamezia e Aversa, monsignor Vincenzo Rimedio e monsignor Mario Milano (quest’ultimo per tanti anni vicario generale della diocesi lametina) e tutto il presbiterio diocesano.

Una Cattedrale stracolma di fedeli, che hanno così voluto dare l’estremo saluto a don Eugenio Zaffina (79 anni compiuti nel dicembre scorso), un sacerdote sempre distintosi per testimonianza e disponibilità.

Monsignor Cantafora all’omelia ha ripercorso i passaggi salienti del ministero di don Eugenio -nato a Sambiase (ora Lamezia Terme) il 14 dicembre del 1935-, a cominciare dal momento dell’ordinazione, avvenuta il 29 giugno 1960; poi, dal 1960 al ’66 era stato canonico; e dal 1° gennaio 1967, parroco. E proseguendo nella citazione degli incarichi ricoperti da don Eugenio Zaffina, il vescovo ha ricordato, tra i tanti, quello di assistente diocesano AIMC; insegnante di Lettere in seminario; dal 1960 al 1995, insegnante di Religione nelle scuole statali e nel liceo linguistico; ancora, dal 1989 al 1994 direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano; infine, Vicario foraneo.

Monsignor Cantafora, che di recente era andato a fargli visita al nosocomio del capoluogo calabrese, ha parlato anche della serenità con la quale don Eugenio Zaffina ha affrontato gli ultimi mesi della sua esistenza terrena in quel letto d’ospedale.

Ma per i suoi parrocchiani la mente è andata a quel 29 giugno 2010, quando don Eugenio ha presieduto, nello stesso sacro tempio di Bella, la Messa giubilare (cui si riferiscono le foto a corredo dell'articolo) in occasione del 50esimo della sua ordinazione sacerdotale (con tanto di Benedizione Apostolica di Sua Santità Benedetto XVI), con il festeggiato - attorniato da numerosi sacerdoti concelebranti- al centro, tra due vescovi: mons. Mario Milano, Arcivescovo di Aversa, per tanti anni vicario generale della diocesi lametina e confratello di don Eugenio negli studi e nel sacerdozio, e mons. Francesco Focardi, Vicario Apostolico in terra di Bolivia (il nostro vescovo mons. Luigi Cantafora, impegnato in Cattedrale nei concomitanti festeggiamenti dei SS. Pietro e Paolo, aveva presieduto la S. Messa a Bella, la sera prima).

Una grande festa quella del giubileo aureo di don Eugenio, con il lungo corteo di presbiteri -una quarantina di sacerdoti, tra diocesani e altri (che in qualche modo don Eugenio aveva incrociato nei 5 decenni), venuti anche da fuori regione, con in testa gli scout della parrocchia e le suore (tre indiane) della Congregazione di S. Anna, a fianco del parroco nelle varie attività- che ha attraversato la via principale del Quartiere, prima di entrare nel piazzale antistante il sacro tempio -applaudito dai fedeli che non sono riusciti a trovare posto all’interno-, e poi all’interno della chiesa, all’ingresso della quale una mostra fotografica ripercorreva i momenti salienti del mezzo secolo di servizio di don Eugenio, tra incontri, campi scuola, pellegrinaggi; era stato più volte in Australia, a trovare gli emigrati di Bella e di Sambiase (quest’ultimo, suo paese natio).

“Ringraziamo il Signore -aveva detto mons. Milano all’omelia del 50esimo di don Zaffina- per i doni elargiti alla Chiesa e a questa Chiesa particolare, alla quale don Eugenio si è sempre dedicato e dove ha trascorso 43 anni di intensa attività pastorale”. Poi il prelato aveva ripercorso alcune tappe significative dei 10 lustri di ministero sacerdotale di mons. Zaffina (illustrate anche in una mostra fotografica), soffermandosi anche sulle vicende dolorose che hanno segnato la sua famiglia, a cominciare dalla mancanza materna, quando egli era in età giovanile. “Don Eugenio –ancora mons. Milano rivolgendosi al festeggiato, nel concludere l’omelia della Messa giubilare del 29 giugno di 5 anni fa-, grazie del tuo servizio, della tua testimonianza, della tua disponibilità ai bisogni delle anime. Che il Signore e la Vergine Maria ti conservino ancora a lungo in questa tua missione al servizio della Chiesa, perché il tuo sacerdozio sia sempre un canto d’amore. Alleluia!”.

E sempre in quella occasione giubilare, don Eugenio Zaffina rivolgendosi a tutti i fedeli della parrocchia aveva ringraziato il Signore “per il bene che ho fatto in questi 50 anni e chiedo perdono per il male che ho potuto fare in tutti questi anni… Vi prometto che le mie sofferenze e la mia preghiera sono in primis per tutti voi”.

Già, quella preghiera che sicuramente da parte sua non sarà mancata, ma neanche da parte dei fedeli che hanno pregato nella chiesa di Bella accanto al feretro, e poi in Cattedrale durante le esequie, con un ultimo saluto e uno scrosciante applauso mentre la bara, sorretta a spalla da alcuni sacerdoti, scendeva la scalinata del Duomo, prima che il carro funebre accompagnasse il feretro verso il cimitero di Sambiase per la tumulazione nella cappella di famiglia.

E proprio a Sambiase, paese natio di don Eugenio Zaffina, il parroco della chiesa del Carmine don Gigi Iuliano ha voluto dedicare la Messa delle ore 10:00 di domenica scorsa -12 aprile 2015 (Domenica della Divina Misericordia)- in memoria di don Eugenio, ricordando la sua amicizia e la devozione che don Eugenio aveva verso la Madonna, che venerava sin da piccolo nella chiesa del Carmine, essendo anche la sua abitazione posta proprio di fronte il sacro tempio di Cafaldo. Don Gigi Iuliano ha poi parlato dell’ospitalità che egli stesso offriva a don Eugenio nella stagione estiva in quel di Serrastretta per trascorrervi il periodo di riposo. In ultimo, don Iuliano ha voluto accomunare la figura di don Eugenio Zaffina a quella di don Pasquale Luzzo (tornato alla Casa del Padre il 12 agosto 2013), poiché entrambi hanno svolto per più di 40 anni la loro missione sacerdotale nelle rispettive parrocchie “Natività Beata Vergine Maria – Madre delle Grazie” in Bella e “Beata Vergine del Carmine” in Sambiase. “Adesso –ha concluso don Gigi Iuliano- sono insieme nella luce del Signore in Paradiso”.

ANTONIO CATAUDO