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Cultura e Società

Inaugurata il 30 gennaio, la 44ma Fieragricola durerà fino a martedì 3 febbraio

Paolo Emanuele · 10 anni fa

Inaugurata nella serata di venerdì 30 gennaio, in Piazza Vercillo di Lamezia Terme, la 44esima Fieragricola, kermesse annuale del mezzo e del prodotto agricolo, che terminerà martedì 3 febbraio (ingresso libero tutti i giorni, dalle 9:00 alle 20:30).

Con oltre 4mila metri quadrati di superficie, 66 espositori (tra i settori interessati: agroalimentare, artigianato expo, olearia agricola, meccanica agricola, utensili; poi, uffici e servizi vari), molti provenienti da altre regioni della Penisola, Fieragricola rimane un punto di forza per questo territorio.

La cerimonia inaugurale si è tenuta, alla presenza delle autorità militari, civili e religiose nella Sala Consiliare della Delegazione Municipale di Sambiase, con il saluto porto, nell’ordine, dal presidente dell’Ente Fiera Lamezia Vincenzo Sirianni, dal prefetto di Catanzaro Luisa Latella, dal vescovo della diocesi Luigi Cantafora, dal presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, dal vicepresidente della Regione Calabria Enzo Ciconte, dal sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza. Messaggi di saluto sono stati inviati dai parlamentari Doris Lo Moro e Pino Galati, dal presidente delle Regione Calabria Mario Oliverio e dal presidente del Consiglio regionale Tonino Scalzo, tutti impegnati a Roma per l’elezione del Presidente della Repubblica.

Per il presidente dell’EFL Sirianni la Fiera ha tutti i presupposti per essere inserita in un ampio respiro nazionale e nel contesto del Mediterraneo, “che trovi nei suoi due punti di appoggio –agricoltura e turismo- le basi su cui poggiare per un futuro roseo”. Vincenzo Sirianni ha auspicato anche di tenere più fiere settoriali durante l’anno e, per un maggiore coinvolgimento, di pensare dal prossimo anno ad uno spostamento di Fieragricola in primavera. “Punti forti di Fieragricola –ha ricordato Vincenzo Sirianni-, gli annuali Concorsi dell’olio (il concorso , che premia i migliori oli di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) e del vino (il Concorso enologico “Premio Galati”, che mette a confronto tutte le regioni d’Italia, con più di 300 etichette), ai quali “quest’anno si aggiunge –ha sottolineato il presidente Sirianni- la presenza concreta dell’Enoteca regionale a Lamezia Terme”; nonché le tradizionali consegne delle targhe alla migliore Azienda agricola e al migliore stand allestito. Sirianni ha quindi concluso con l’auspicio che ogni Ente ripensi al proprio ruolo che per anni hanno ben esercitato, al fine di ritrovare la giusta consonanza con la Città di Lamezia Terme.

Il prefetto di Catanzaro Luisa Latella ha posto l’accento sul ruolo primario che l’agricoltura deve avere nelle scelte delle politiche regionali, dando corpo così a quelle che sono le radici calabresi.

Dello stesso tenore monsignor Luigi Cantafora, secondo il quale in “un contesto di politiche ordinate, anche il settore agricolo può contribuire ad alleviare il fenomeno della disoccupazione”. Cantafora ha poi parlato di “doveroso rispetto per la terra”, auspicando un ruolo importante di collegamento in un contesto Expo”. Per il vescovo di Lamezia l’agricoltura, che rappresentando un bene comune va praticata in modo solidale e sostenibile, ben si inserisce nella promozione della tutela e della salvaguardia del creato, in linea con quelli che sono i principi di Dottrina Sociale della Chiesa.

Anche per il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno i settori trainanti dell’area centrale della nostra regione rimangono l’agricoltura e il turismo.

Il vicepresidente della Regione Calabria Enzo Ciconte ha rimarcato il bisogno di rafforzamento di agricoltura e turismo.

Nel suo saluto, il sindaco di Lamezia Gianni Speranza ha parlato di Fieragricola, che oltre ad essere un momento di festa per tutti, deve significare rilancio dell’agricoltura e non solo, per assurgere a diventare protagonista in una prossima Expo o, comunque, avere quel ruolo che si merita nel contesto regionale.

Poi, sotto una pioggia battente tutti ai padiglioni per il tradizionale taglio del nastro e la visita agli stand.

Antonio Cataudo