Platania La cerimonia nella chiesa San Michele Arcangelo. Targa ai vincitori
« Dobbiamo sentirci nel presepio»
Il vescovo Cantafora ha premiato le migliori creazioni artistiche 2014
LINA LATELLI NUCIFERO
Il vescovo della diocesi di Lamezia Terme Luigi Antonio Cantafora ha consegnato ai vincitori del “Concorso Presepe 2014” una bellissima targa e a tutti i concorrenti un attestato di partecipazione nel corso della cerimonia di premiazione, svoltasi nella chiesa San Michele Arcangelo di Platania dopo la celebrazione della Santa Messa insieme a don Pino Latelli, monsignor Giuseppe Ferraro e don Antonio Brando. Durante il sacro rito si è svolta la benedizione dei bambini accompagnati dai loro familiari. Presenti alla premiazione il sindaco di Platania Michele Rizzo, i Carabinieri della locale Stazione, guidati dal comandante maresciallo Giorgio Carafa e una marea di fedeli felici di condividere un momento ecclesiale e spirituale così importante con il presule Cantafora che ha esortato tutti i presenti a meditare sul valore spirituale e religioso del presepe. «Per accostarci al presepio e avvicinarci al mistero della Natività bisogna essere presenti non soltanto con la contemplazione del mistero ma entrarvi dentro con l’immaginazione onde evitare un approccio puramente intellettuale» ha affermato il vescovo Cantafora. «Occorre entrare nella tensione di essere presenti - ha proseguito - come se fossimo realmente lì, tra i personaggi, e sentirci nel presepio, nello stesso evento della Natività, sperimentando sia la pace notturna di Betlemme che il silenzio che domina la notte». Prima della consegna dei premi, la giuria, composta dall’architetto Vittoria D’Amico, presidente della Commissione giudicatrice del Concorso, da monsignor Giuseppe Ferraro, il poeta Antonello Cristiano, la pittrice Antonietta Mercuri e il Cake DesignFerdinando Cimino, ha reso note le motivazioni per le quali ha assegnato il premio ai primi tre presepi vincitori: il primo premio ex aequo alla Casa di Riposo Tamburelli «per la rappresentatività sferica e plastica, dove alla visione universale ed empirica del mistero della nascita, si contrappone quella del cerchio familiare: sintesi immobile e dinamica del tutto» e alla Parrocchia San Domenico di Lamezia Terme «per lo spaccato dimensionale in cui lo spettatore si riconosce alla presenza di un segreto. è la visione la chiave di questo prodigio: la traiettoria dove il miracolo è assorbito fino all’infinitesimo». La giuria ha attribuito il secondo riconoscimento al presepe della Chiesa Annunziata del quartiere Sambiase «per l’impianto espressivo sottilmente arcaico, lo stupore di un quadro sempre in statu nascendi che ci ha accompagnato e ci accompagna verso la culla di un mistero luminoso». Infine la giuria ha assegnato il terzo premio al presepe dell’istituto comprensivo “Perri – Pitagora” «per la grande caratura storica, greve di passaggi folcloristici e lieve di popolarità vocale. Il mistero è un Cristo a noi prossimo, vero Dio e vero figlio di falegname. Il giglio di un orto cinto di pietra». . La cerimonia si è conclusa con la brillante e applaudita esecuzione di brani musicali cantati dall’Oratorio Benedetto XVI “Un tesoro per tutti”.
Lina Latelli Nucifero
Il Quotidiano della Sud
Pubblicato martedì 13 gennaio 2015, pag. 29
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« Dobbiamo sentirci nel presepio»
Paolo Emanuele · 10 anni fa