·

Vita diocesana

Solidarietà e musica a Capodanno alla mensa della Caritas Diocesana

Paolo Emanuele · 10 anni fa

Tante famiglie lametine hanno accolto l’invito-appello della Caritas Diocesana che nei giorni di San Silvestro e del primo dell’anno ha lanciato l’iniziativa “Aggiungi un pasto a tavola”, invitando le famiglie a preparare un pasto in più nel cenone della vigilia o al pranzo di Capodanno da dare alla mensa della Caritas. Dalla pasta fatta in casa a piatti di ogni genere, tanti hanno voluto contribuire con un piccolo a far sì che la festa di inizio anno fosse davvero per tutti, anche per i più poveri e i più soli della nostra città. Anche a San Silvestro e il giorno di Capodanno, infatti, la mensa della Caritas lametina è stata aperta per accogliere tante persone in difficoltà che, oltre a un pasto caldo, troveranno un clima accogliente e sereno dove trascorrere un momento di festa all’insegna della condivisione fraterna. Un’iniziativa, quella promossa nei giorni di fine e inizio anno nuovo, che si inserisce nell’azione di promozione della solidarietà svolta dalla Caritas che, oltre a soddisfare le esigenze delle tante persone che ogni giorno si rivolgono ai centri di aiuto, vuole suscitare un protagonismo attivo da parte di tutti i cittadini nella lotta alle povertà e all’emarginazione sociale. Basta un gesto semplice come preparare un pasto più, per lanciare il segnale della corresponsabilità di tutti nel promuovere condizioni di vita migliori per i più poveri. Ad allietare il pranzo del primo giorno dell’anno, la musica e la voce di Lucrezia Pucino, giovane studentessa del Liceo Campanella di Lamezia Terme. “Ho subito accettato la proposta che mi è stata comunicata dalla nostra docente Michela Cimmino – spiega la studentessa – e ho subito capito che si trattava di una bella opportunità: quella di iniziare il 2015 facendo del bene, nel segno della condivisione fraterna con chi è meno fortunato di noi. Anche con il canto si può fare del bene, per quella capacità propria della musica di toccare l’anima di ogni persona e di far riscoprire i valori essenziali della nostra umanità che non ha bisogno solo di beni materiali, ma innanzitutto di calore, affetto, condivisione. E’questo il messaggio che vorrei trasmettere cantando per gli ospiti della mensa augurando loro “in musica” un 2015 carico di speranza, animato dal desiderio di “farci prossimo” ogni giorno delle persone che ci stanno accanto. Credo che la nostra società abbia un forte bisogno di riscoprire i valori della gratuità e del bene comune e noi, come studenti e nuove generazioni, siamo chiamati a farcene promotori”.