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ISIS : Le donne (Yazide) e la croce

Paolo Emanuele · 10 anni fa

C’è un grido d’allarme da parte dei nostri politici e da parte del Presidente della Repubblica Napolitano sull’Isis, dice la Presidente delle Pari Opportunita' UDC avv. Graziella Astorino. Ma questo grido sembra essere soffocato da pensieri sfuggenti. Mentre alcuni cittadini seguono con occhio attento questi eventi, altri non prendono sul serio questa forma di terrorismo che sembra essere lontana dalle nostre porte ma che invece viene annunciato dal Ministro Alfano come presente già nel nostro territorio. Infiltrati tra gli immigrati clandestini che sbarcano ogni giorno nelle nostre spiagge, essi si nascondono e già vigilano i nostri comportamenti. Chi sono? Sono coloro che gridano e minacciano il nostro territorio con forza e senza scampo contro il nostro cattolicesimo . Occorre prendere coscienza del rischio che corre il mondo dei cattolici e comunque tutto il nostro territorio sta attraversando, perché qui vi è la sede del nostro Dio. Occorre che l’Italia prenda coscienza che rincorrere a falsi idoli porta all’abbandono della Verità, quella scritta da Gesù con il rischio di far scorrere sangue per false identità. Ma perché tutto questo? La risposta la dà lo stesso portavoce degli Jihadisti Abu Muhammed Al Adnani in un messaggio audio diffuso su Twitter: “Conquisteremo la vostra Roma (intesa come simbolo della cristianità), distruggeremo la croce e prenderemo le vostre donne”. Il fondamentalista, non si ferma qui ma si rivolge ai suoi sostenitori con l’ordine di attaccare i civili dei paesi che sostengono le operazioni militari di Stati Uniti e Francia in Iraq, che hanno posto la loro contrapposizione all’Isis: “ Uccidete i miscredenti in qualunque modo”. La violenza e le minacce dell’Isis non si arrestano. Secondo i media britannici gli Jihadisti sono pronti a utilizzare le donne Yazidi fatte prigioniere come scudi umani contro raid americani e francesi. Ancora una volta le donne saranno poste come un muro per una causa che non hanno creato e non condividono, ma solamente perché donne coraggiose, che si stanno contrapponendo ad una strage di civili senza colpa sottoposti ad un a regime terroristico. Sono centinaia le donne cristiane o Yazida, dice la Presidente Astorino, che vengono sequestrate e schiavizzate dal regime. Vengono vendute al miglior offerente ma per pochi spiccioli (da 100 a 140 euro) a seconda dell’età , da 7 anni a 70 anni e in particolare le cristiane stuprate e picchiate e costrette a convertirsi all’Islam. L’orrore e il dolore è visto e vissuto da molti non musulmani, che per questo pagano con la loro vita. L’obiettivo è quello di imporre la religione musulmana “decapitando” tutte le altre con la forza del terrore. La proclamazione del Corano come unica fonte di conoscenza e di appartenenza viene imposta in modo cruento e senza via di scampo, secondo il metodo del califfato, che mette al bando la Bibbia e di conseguenza Nostro Signore Gesù, bruciandola e lapidando coloro che probabilmente la nascondono, in qualsiasi posto della loro casa. Ogni comportamento è visionato da spie che controllano persone e territorio. Infatti, nella rivista Daqiq i terroristi esultano per il «ritorno alla schiavitù», diffondendo e motivando così la loro “ideologia” alla luce del Corano: «Le loro donne (yazide) possono essere schiavizzate» perché eretiche. «Bisogna ricordare che rendere schiave le famiglie degli infedeli e prendere le loro donne come concubine è un aspetto stabilito in modo chiaro dalla sharia. E se qualcuno la negasse o la prendesse in giro, negherebbe e prenderebbe in giro i versi del Corano e le narrazioni del Profeta, e di conseguenza diventerebbe un apostata”. L'appello della Presidente è di rimanere vigili ai messaggi mediatici sporti dal potere politico , dalla Chiesa e dai network. E' dovere di Chi governerà il territorio di Lamezia Terme intervenire con un programma dettagliato sull'organizzazione del territorio a difesa delle donne - possibili schiave - e dei bambini, obiettivi entrambi di vanterie e di mercificazione. E' un problema non di opinione dice la Presidente Astorino, ma di chi segue e fa politica.

La Presidente pari Opportunità UDC - Avv. Graziella Astorino