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Parrocchie news

Celebrata nella Parrocchia S. Francesco in Lamezia ovest la Giornata dei carismi minimo e carmelitano

Paolo Emanuele · 10 anni fa

“… E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune”. Partendo da questa frase di San Paolo (Prima Lettera ai Corinzi, capitolo 12, versetto 7) si è svolta lunedì u.s. presso la Parrocchia S. Francesco di Paola in Lamezia ovest la
Il programma della ha preso il via nella Chiesa di S. Francesco con la S. Messa presieduta da Don Gigi Iuliano -da poco più di un mese parroco della Chiesa del Carmine-, concelebrata da Padre Antonio Casciaro, correttore dei Padri Minimi del locale convento, e dagli altri Padri.

A seguire, presso la sala riunioni parrocchiale si è tenuto l’incontro di formazione, specifico sui carismi carmelitano e minimo, alla presenza dei confratelli e delle consorelle del Terz’Ordine Carmelitano della Parrocchia del Carmine e del Terz’Ordine dei Minimi della Parrocchia di S. Francesco.

Sono intervenuti: Rosanna Pullia, Priora del Terz’Ordine Carmelitano e Gennaro Calidonna Presidente (Correttore) del Terz’Ordine dei Minimi, che hanno presentato rispettivamente il carisma carmelitano e il carisma minimo.

Il Terz’Ordine dei Minimi fondato a Sambiase nel 1939 attualmente conta 300 iscritti, con una frequenza di 70 membri; mentre il Terz’Ordine Carmelitano, il cui anno di fondazione risale al 1950, anche se le prime si sono registrate nel 1965, annovera attualmente 90 iscritti, di cui 60 frequentanti. L’incontro è stato coordinato da Padre Vincenzo Arzente, dei Padri Minimi del convento di Via della Pace. “Ho fatto una sinossi, un parallelismo tra le due dimensioni, carmelitano e minimo, e la differenza –ha detto Arzente- è davvero poca”. Il religioso dei Minimi ha proseguito spiegando che ad accomunare le due realtà parrocchiali sono la preghiera, la dimensione comunitaria/fraternità e le opere di carità, “che sono uno sguardo vigile su quella che è la nostra realtà”.

La Priora del Terz’Ordine Carmelitano Rosanna Pullia ha sottolineato il fatto che “le due parrocchie pur essendo vicine, e ci divide solo il confine parrocchiale, questo è il primo incontro che facciamo insieme in tanti anni. Due Ordini vicini qui a Sambiase, e quest’incontro segna davvero un momento molto bello”. Poi Rosanna Pullia è entrata nello specifico del tema, spiegando che la spiritualità carmelitana, che lei vive da 12 anni, “porta a salire la vetta, il monte” e rimarcando le tre dimensioni della spiritualità carmelitana: “voi avete S. Francesco, noi abbiamo Maria ed Elia (di quest’ultimo impariamo ad attingere la presenza di Dio); la fraternità, dove nel cammino impariamo ad amare i fratelli, ed io stessa stando a fianco di chi c’era da tempo, ho imparato a vivere la fraternità; e il servizio. Poi cerchiamo di vivere una vita contemplativa, che unisce i tre punti. Santa Teresa d’Avila, la contemplativa per eccellenza, ci ha insegnato che il carmelitano è un po’Marta e un po’Maria”. Quindi, ha parlato di Elia, “profeta che nel silenzio ha trovato Dio”, spiegando che “Maria è patrona del carmelitano, perché in quella nuvoletta che Elia ha visto salire sul monte c’era Maria”. Poi Rosanna Pullia ha parlato dello scapolare, enunciandone i segni che lo contraddistinguono: “sul davanti c’è Maria e dietro lo scudo che ha una simbologia molto bella, con la vetta, le tre stelle (a rappresentare la Trinità) le 12 stelle (che formano la corona), il pugno con la spada, Elia e la frase scritta in latino, che tradotta in italiano fa <>”.

Gennaro Calidonna, Presidente del Terz’Ordine dei Minimi – Fraternità di Sambiase, ha avviato il suo intervento parlando dell’Ordine dei Minimi, il cui fondatore San Francesco di Paola lo ha suddiviso in tre rami -i religiosi, le suore di clausura e i terziari-, dando una Regola (per i frati furono approvate quattro stesure della Regola: tre approvate da Alessandro VI -1493, 1501, 1502- e una da Giulio II nel 1506; per le monache una sola, 1506; e per i terziari, tre: 1501, 1502, 1506) e raccomandando l’osservanza dei comandamenti, la preghiera, la carità. “Il TOM ha finalità ascetica e apostolica –ha detto Calidonna- e la proposta di vita contenuta nella Regola è quella penitenziale, nelle sue forme di penitenza, umiltà e carità. I terziari –ha aggiunto- imploreranno dal Signore una gioiosa perseveranza”. Calidonna ha poi rimarcato quale punto importante della spiritualità minima “quello di rivitalizzare la società nella quale si vive, attraverso una carità operosa”, enunciando tra i contenuti della spiritualità “il primato di Dio, che è stato alla base di tutte le scelte del Santo paolano; un maggior impegno di preghiera; la penitenza, intesa come conversione e stile sobrio”, indicando a mo’di esempio di quest’ultimo “l’astinenza dalla carne tutti i venerdì dell’anno, con eccezione di qualche venerdì di festa”. La spiritualità dell’Ordine dei Minimi è detta quaresimale, e a rafforzamento di ciò “il terziario devolverà –ha concluso Calidonna- il risparmio economico derivante dalla sua penitenza “. Ovviamente, non dovranno mancare “pace, comunione e riconciliazione tra i membri”.

Dopo i due relatori, la parola è passata ai due assistenti spirituali dei terziari minimi e carmelitani, rispettivamente padre Antonio Casciaro e don Gigi Iuliano.

Per Casciaro questo primo incontro tra le due fraternità è “un momento di grazia, perché dopo tanto tempo siamo riusciti ad incontrarci. Abbiamo ribadito alcuni concetti che portiamo nel nostro cuore. Siamo i custodi di un carisma e siamo chiamati ad essere annunciatori del Regno di Dio nella gioia”.

Don Gigi Iuliano, dal canto suo, partendo dalla premessa che “la Chiesa è il Corpo Mistico di Gesù Cristo”, ha ringraziato Dio “perché i laici stanno crescendo. Ci auguriamo che con questo incontro si continui, che i due Terz’Ordini si aprano, ma è importante cercare di avvicinare i giovani, quindi bisogna essere missionari. Noi –ha proseguito- la gente la dobbiamo accogliere, amare. Fate tanti discepoli che si possano avvicinare al Signore e ai carismi professati, minimo o carmelitano” .

C’è stato poi il momento dello scambio dei doni, a ricordo della Giornata dei carismi: ai carmelitani è stata donata una pergamena e un quadretto di S. Francesco di Paola; ai minimi un quadretto con un bel primo piano dell’immagine della Madonna del Carmine, che si venera nell’omonima chiesa. Sono stati ancora consegnati i libri del Terz’Ordine dei Minimi, stampati nel 2009, in occasione del 70° di fondazione del TOM a Sambiase; infine, a don Gigi Iuliano è stato consegnato anche un kit della canonizzazione del Beato Nicola Saggio da Longobardi, avvenuta in Piazza San Pietro il 23 novembre 2014.

Successivamente nel salone parrocchiale, dopo un momento di agape fraterna, addolcito da musica e canti proposti da Cesare Pascuzzi, con il coinvolgimento dei presenti in sala, c’è stata la consegna delle pergamene per i festeggiati “anta”. Il tutto si è concluso con il tradizionale taglio della torta.

Antonio Cataudo