Il 25 novembre 2014 Papa Francesco è giunto al Parlamento europeo (ventisei anni dopo la visita di Giovanni Paolo II), l’Europa ora conta vent’otto stati, ma é un’Europa invecchiata, un’Europa Nonna, malata di solitudine – dice Papa Francesco: “I grandi ideali che hanno ispirato l’Europa sembrano aver perso forza attrattiva, in favore dei tecnicismi burocratici” – ha sottolineato.
Il Papa ha voluto portare a Strasburgo “un messaggio di speranza e incoraggiamento”, incitando a recuperare la “ferma convinzione dei Padri fondatori” dell’Ue, per un futuro in cui “lavorare insieme per superare le divisioni e per favorire la pace”.
Ha inoltre indicato il contributo fondamentale che alla vita del Continente può dare il cristianesimo, che non è certo “un pericolo per la laicità degli Stati e per l’indipendenza delle istituzioni dell’Unione”. Anzi, è proprio facendo tesoro delle proprie radici religiose, che l’Europa può “essere più facilmente immune da tanti estremismi che dilagano nel mondo”.
Al Continente e alle sue Istituzioni il Papa ha raccomandato l’impegno nella difesa dell’ambiente, quello per favorire l’occupazione e per “ridare dignità al lavoro”. E ha incentrato parte dei suoi due interventi proprio sul tema della dignità alla persona: “quale dignità potrà mai avere una persona che non ha cibo o il minimo essenziale per vivere e, peggio ancora, il lavoro che lo unge di dignità?”
Ha anche sollecitato le Istituzioni ad affrontare la “questione migratoria”, accogliendo e aiutando chi fugge dalla fame, perché “non si può tollerare che il Mar Mediterraneo diventi un grande cimitero!”.
Cultura e Società
Papa Francesco: ha voluto portare a Strasburgo un messaggio di speranza e di incoraggiamento
Paolo Emanuele · 10 anni fa