Come muoversi nel mercato del lavoro dopo gli studi, quali sono le regole e gli strumenti in mano ai laureati e ai diplomati di oggi per ricercare uno sbocco professionale nei diversi settori. Sono questi alcuni degli argomenti che saranno affrontanti nell’incontro di formazione con i docenti e gli studenti dell’Istituto “L. Einaudi” di Lamezia Terme promosso dall’Associazione di volontariato Economia e Lavoro (AVE Lavoro) in programma domani sabato 8 novembre nel salone della Chiesa del Rosario a partire dalle 10.30 L’incontro, aperto dal saluto del Vescovo di Lamezia Terme Mons. Luigi Cantafora, vedrà gli interventi della dirigente dell’Istituto “L. Einaudi” di Lamezia Terme Rossana Costantino, del presidente di Ave Lavoro Alfredo Saladini, di Antonio Palmieri di Ave Lavoro. Relazionerà sull’argomento, Domenico Mauriello. Il progetto Ave Lavoro, promosso dalla Diocesi di Lamezia Terme, nasce su ispirazione della Consulta delle Aggregazioni Laicali come segno concreto del percorso compiuto in questi anni dalla Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa della Diocesi di Lamezia Terme, un gesto di servizio della Chiesa diocesana per la crescita e lo sviluppo integrale della comunità. Tra gli obiettivi del sodalizio, la creazione di uno sportello per favorire l’incrocio tra la domanda e l’offerta sul nostro territorio, un sito internet per offrire informazioni sul mercato del lavoro, avvio di progetti nelle scuole per diffondere una nuova cultura dell’autoimprenditorialità. A dare vita al progetto, le associazioni ecclesiali: Acli, Azione Cattolica, Comunione e Liberazione, Focolarini, Agesci, Movimento Cristiano Lavoratori, Ucid, Maria Cristina di Savoia, Volontariato Vincenziano, Rinnovamento nello Spirito e se i ? ? i e ?^ (?W be, ci sono e lottano, l’arca arriva a destinazione e serve a Dio per salvare un resto della creazione. Un grande uomo di Dio, come Carlo Carretto, diceva: «Quante volte ho avuto la voglia di sbatterti in faccia la porte della mia anima. No, non posso liberarmi di te. E poi, dove andrei? A costruirne un'altra? Sono abbastanza vecchio per capire che non sono migliore degli altri. No, non vado fuori di questa Chiesa fondata su una roccia così debole, perché ne fonderei un'altra su una pietra ancora più debole che sono io. In questo, Dio è veramente Dio, cioè l'unico capace di fare le “cose nuove”. Perché non m'importa che Lui faccia i cieli e la terra nuovi, è più necessario che faccia “nuovi” i nostri cuori. E questo è il lavoro di Cristo. E questo è l’ambiente divino della Chiesa». Un ambiente divino dove corvi e colombe fanno la guerra, anche se ne neanche i piccioni delle colombe sono così innocenti! La festa di domenica, ci ricordi che Chiesa siamo tutti noi.
Don Roberto Tomaino
Movimenti e Associazioni
Ave Lavoro promuove incontro di formazione con docenti e studenti dell’Einaudi
Redazione · 10 anni fa