L’ordinazione episcopale e l’inizio del ministero pastorale hanno avuto un prologo con la Veglia di preghiera del 19 luglio a Locri: è stato quello il momento dell’accoglienza che la comunità diocesana ha riservato al suo novello Pastore. Prima della preghiera ci sono stati i saluti di monsignor Francesco Laganà in rappresentanza del clero, di Antonella Romeo, presidente dell’Azione Cattolica diocesana, che ha parlato in rappresentanza dei movimenti e delle diverse aggregazioni laicali, della famiglia Muià in rappresentanza delle famiglie della Diocesi e dei sindaci di Gerace, Giuseppe Varacalli, e di Locri, Giovanni Calabrese, in rappresentanza di tutte le autorità civili. La mattina del 20 luglio si è aperta con la visita di monsignor Francesco Oliva presso la Casa Circondariale di Locri dove ha celebrato la santa messa per i detenuti. Nel pomeriggio il momento centrale. Alle ore 15,45, il vescovo ha raggiunto in pullman la città di Gerace accompagnato da tutto il clero diocesano. Alle ore 17,00 è partita la processione verso la Cattedrale dove è avvenuta l’ordinazione episcopale. Il vescovo ordinante è stato mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all’Jonio e segretario generale della CEI. I Vescovi con-consacranti: mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova (già vescovo di Locri-Gerace), monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano e presidente della Conferenza Episcopale Calabra, monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace e monsignor Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone-Santa Severina. Erano presenti tutti i vescovi della Calabria; gli altri due predecessori nella Cattedra di Locri-Gerace, monsignor Antonio Ciliberti, arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, e monsignor GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano; inoltre, monsignor Antonio Staglianò, vescovo di Noto, monsignor Andrea Mugione, arcivescovo di Benevento, monsignor Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia, monsignor Mauro Maria Morfino, vescovo di Alghero-Bosa, e monsignor Antonio De Simone, amministratore diocesano di Rossano-Cariati. A porgere il saluto di benvenuto è toccato all’amministratore diocesano, monsignor Cornelio Femia, che ha traghettato la diocesi in questi dieci mesi di sede vacante. Monsignor Femia ha ringraziato quanti hanno collaborato con lui in questo tempo e si è posto in totale obbedienza verso il nuovo vescovo. La bolla della nomina è stata letta dal cancelliere, don Nicola Vertolo, davanti a tutto il clero diocesano, a tantissimi sacerdoti giunti soprattutto dalle diocesi di origine e di appartenenza di Francesco Oliva. La Cattedrale era gremita in ogni ordine di posti e tanta gente ha potuto seguire la celebrazione attraverso il maxischermo posto nella piazza adiacente. C’erano le massime autorità civili e militari della provincia, c’erano i sindaci di Locri e di Gerace con tutti i sindaci del comprensorio. Emozionante il gesto finale. Il vescovo Oliva, assieme a monsignor Galantino, si è affacciato al loggione dell’abside della Cattedrale e dopo aver ricevuto l’omaggio del picchetto d’onore interforze (voluto dall’amministrazione comunale di Gerace) ha impartito la benedizione a tutta la diocesi.
Chiesa
Mons. Oliva, l’inizio del ministero episcopale
Paolo Emanuele · 10 anni fa