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Movimenti e Associazioni

Voci di Luce

Paolo Emanuele · 10 anni fa

“Voci di Luce” da innalzare al Signore e alla Madre di tutte le madri… nella Messa di Ringraziamento per la Beatificazione di Maria Cristina di Savoia, Regina delle Due Sicilie, ispiratrice dell’Associazione Nazionale a Lei intitolata e modello di santità dei “Convegni di Cultura” a lei aderenti, come quello di Lamezia Terme, presente sul territorio da ben 50 anni. Non è facile esprimere le emozioni profonde… ma la gioia di condividere momenti di preghiera e di solidarietà, quella la si può esprimere semplicemente ascoltando: il canto è preghiera! è questa la straordinaria “ricchezza da accogliere”, il dono che ha ricevuto in Cattedrale chi, come noi “cristine”, ha partecipato alla celebrazione eucaristica dello scorso 2 maggio, durante le manifestazioni del mese mariano. Gli amici e fratelli che compongono il Coro dell’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro, curato in prima persona dalla presidente Luciana Loprete e diretto dal maestro Amedeo Lobello, per la prima volta a Lamezia hanno animato con le loro “Voci di Luce” la liturgia della Santa Messa, dedicata alla Beata Maria Cristina di Savoia e presieduta da S.E. Mons. Luigi Cantafora, affiancato nella celebrazione da Don Roberto Tomaino e dal nostro assistente ecclesiastico Mons. Eugenio Zaffina. A nome di tutti i laici presenti esprimiamo la nostra gratitudine al Vescovo per la sua paterna e pastorale presenza, a don Isidoro per l’accoglienza offerta in cattedrale, e ai coristi che ci hanno dato la gioia della loro presenza nonostante il precedente impegno che li aveva visti protagonisti nella trasmissione televisiva “La canzone di noi”, realizzata dall’emittente vaticana TV 2000. Grazie a loro abbiamo potuto riscoprire il dono della vista, la possibilità di “vedere” con occhi nuovi la realtà diversamente vissuta da loro e condividere la realizzazione del loro sogno: cantare insieme in coro. Stretti in un’unica voce abbiamo pregato il Signore perché conceda “Luce e Sapienza” ai Governanti e a tutto il Clero per guidare i popoli sulle vie della pace e della giustizia; perché da laici consapevoli che la santità per ogni battezzato si realizza nella concretezza della vita di ogni giorno, possiamo essere testimoni fedeli del Vangelo nelle nostre Associazioni e nelle nostre famiglie, sull’esempio dell’autentica carità cristiana vissuta dalla nostra Beata, nella sua condizione di sovrana e di sposa. Abbiamo chiesto ancora di poter condividere valori di solidarietà e di amicizia senza interessi, con tutti coloro che sono colpiti nella invalidità del corpo e dello spirito, nella cecità dell’animo che non fa sperimentare la dolcezza del Credo Domine e la consolazione della grazia celeste. Già la prima lettura dagli Atti degli Apostoli (At 5,34-42) affidata alla presidente dell’UICI, Luciana Loprete, tradotta e letta in braille ci ha testimoniato la forza e la determinazione di andare oltre la siepe, per salire a vette di elevata spiritualità. Molto significativo il gesto dei coristi, uomini e donne, bambini ed anziani, ordinati e gioiosi nel canto durante l’esibizione sull’altare centrale, applaudita e da tutti ampiamente apprezzata al termine del Sacro Rito: le mani dell’uno si stringono a quelle dell’altro per prendere coraggio, quasi a voler indicare che la difficoltà visiva, la cecità, è superabile se vicino trovi qualcuno che ti ama e ti sa ascoltare, che ti sostiene con una stretta di mano. C’è ancora molto da fare e tanto da imparare da chi apparentemente ha meno di noi… Si può dare e si può fare di più per nutrire la propria fede, per alimentarla e testimoniarla nella quotidianità nonostante le avversità, nonostante tutto… “Charitas Christi urget nos” ci dice il nostro Vescovo Cantafora. La via della condivisione e della carità deve dare senso all’incontro che ciascuno di noi ha con il fratello posto al proprio fianco durante il cammino di fraterno servizio alle persone e alla nostra città.

Filomena Cervadoro

Presidente Ass. “Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia”