Che valore dai a chi crea ponti tra le generazioni?
Il rapporto tra generazioni al fine della trasmissione di valori e della fede, passa per l’aggiornamento dei contenuti della fede stessa, riagganciata alle origini (autenticità) e coniugata secondo i segni dei tempi (apporto dato dagli stimoli della storia e della vita vissuta).
Talvolta gli adulti, che hanno vissuto momenti importanti di fede, non vanno al di là dei riferimenti che per loro sono stati significativi, senza aggiornarsi e questo è fonte di non comunicazione. Brevemente racconto una delle tante esperienze che ho cercato di promuovere nella pastorale, in parrocchia, a scuola e nell’associazione scout. Ho valorizzato la ricorrenza liturgica della Candelora, riferimento presentissimo alle generazioni precedenti, dal punto di vista religioso e nella vita in genere, per gli usi, i detti e per la scansione del tempo, superando, come è già indicato dalla riforma liturgica, il fatto moraleggiante della Purificazione di Maria e andando oltre lo stesso significato oblativo e di offerta e donazione al Signore. I religiosi e le religiose, in questa festa, sono soliti rinnovare i loro voti. Sono andato avanti partendo dalla rappresentazione scenica, cosa che ha appassionato i ragazzi. Con vestiti particolari o senza, Maria e Giuseppe portano il bambino Gesù al tempio, consegnandolo a Simeone alla presenza di Anna.
Partendo dalla prescrizione per i bambini ebrei di dover essere portati al tempio, perché appartenenti al Signore in quanto, la notte della liberazione, furono risparmiati dalla morte, ho legato questo tema alla liberazione dalla schiavitù dei nostri tempi al superamento del pregiudizio razziale tra bianchi e neri negli Stati Uniti e in Sudafrica, con riferimento all’opera di Martin Luther King e di Nelson Mandela, facendo uso dei canti “spirituals” come ad esempio “Go down Moses” (tradotto anche in italiano).
Mi sono soffermato sull’umanità di Gesù, nuovo tempio, nuova legge, perché la legge di prima non basta, dando spazio alla Grazia, inserendo la ballata inglese su “Geordie” , “che le legge degli inglesi non può salvare”, aprendo il tema per una morale nuova dell’amore e per un rapporto educativo diverso. Rimanendo nel fascino della celebrazione con le letture, i canti e la luce delle candele.
Don Vittorio Dattilo
Storie come quelle di questa don Vittorio e della sua comunità sono possibili grazie al sostegno di tanti fedeli all’opera dei sacerdoti che, ogni giorno, sono a servizio delle loro comunità.
Visita il sito www.unitineldono.it per donare e leggere altre storie di sacerdoti
Se sei interessato a ricevere la newsletter mensile di Uniti nel Dono, iscriviti andando sul sito www.unitineldono.it
Per maggiori informazioni:
https://www.facebook.com/unitineldono
https://twitter.com/Uniti_nel_dono
https://www.instagram.com/unitineldono/