“La virtù della Speranza da una parte, spinge il cristiano a non perdere di vista la meta finale che da senso e valore all’intera sua esistenza e, dall’altra, gli offre motivazioni solide e profonde per l’impegno quotidiano nella trasformazione della realtà per renderla conforme al progetto di Dio”. Questa la frase di San Giovanni Paolo II, tratta dalla lettera apostolica “Tertio millennio adveniente” scritta in preparazione al Giubileo del 2000, che sta facendo da filo conduttore, in questi giorni, alla novena di preparazione della festa in onore del Papa polacco che si sta svolgendo nel Santuario a lui dedicato a Cardolo di Feroleto Antico.

Da qui l’invito in questo cammino di fede della novena, come afferma l’amministratore parrocchiale, don Francesco Benvenuto, a lasciarsi “guidare da San Giovanni Paolo II a riscoprire la virtù teologale della Speranza e ridare il primato alla preghiera nella nostra vita”.

Dal 13 ottobre scorso, infatti, alcuni sacerdoti della Diocesi, dopo la recita del Santo Rosario alle ore 17, si stanno alternando nella celebrazione delle Sante Messe (17.30), per accompagnare i fedeli in questo cammino di riflessione e preghiera prendendo spunto ogni giorno da una frase diversa di San Giovanni Paolo II tratta da suoi scritti, lettere, encicliche, esortazioni.

Cammino di preparazione alla festa che si concluderà il 22 ottobre prossimo quando, dopo la recita del Santo Rosario alle ore 18, il vescovo, monsignor Serafino Parisi, celebrerà la Santa Messa alle ore 18.30 incentrando la sua riflessione su una frase di San Giovanni Paolo II, tratta dall’omelia per l’inizio del suo pontificato: “Il nostro tempo ci invita, ci spinge, ci obbliga a guardare il Signore e ad immergere in una umile e devota meditazione del mistero della suprema potestà dello stesso Cristo”.

 

Saveria Maria Gigliotti