Carissimi maturandi e carissime maturande,
con oggi inizia una fase importante della vostra vita che, come si diceva un tempo, segna il confine tra l’adolescenza ed il mondo degli adulti.
In questi due anni ho avuto l’opportunità di conoscervi, incontrarvi, confrontarmi con voi. Stamattina, come in un film, ho rivisto i fotogrammi dei nostri incontri riconoscendo volti, sorrisi, sguardi.
È a quei volti che oggi voglio augurare di avviarsi con fiducia verso questo nuovo cammino che si sta per aprire. Percorrete questa nuova strada con la determinazione e la consapevolezza delle vostre qualità, dei vostri talenti e dei vostri sogni ai quali non dovrete mai rinunciare, anche se a volte il cammino sembrerà impervio e difficoltoso.
Ad inizio di questo anno scolastico ho augurato a voi studenti di essere prismi lucenti con la speranza che “prisma” potesse essere la vostra password affinché poteste avere accesso a tutto e nulla vi si potesse chiudere ma, al contrario, si potessero aprire per voi inediti orizzonti.
Oggi vi auguro di guardare sempre a queste nuove latitudini con la spensieratezza della vostra età e la consapevolezza che il mondo vi attende a braccia aperte per potervi accogliere con quella libertà che, come spesso ho avuto modo di ricordarvi, è il valore assoluto ed è quel segno che è stato posto sulla nostra fronte all’inizio della creazione. Dio, infatti, ha fatto libero e – come si dice – la libertà è un “rischio” che Dio stesso ha voluto correre.
Guardate al mondo con la consapevolezza che è il mondo, oggi, ad avere bisogno di voi, della vostra gioia, della vostra energia e della vostra voglia di cambiarlo, in meglio, per guardare all’altro con quella tenerezza che vi contraddistingue per accoglierlo come persona nel rispetto della sua dignità.
In definitiva sarà questa la prova più impegnativa della vostra vita.
Ad maiora semper.
+ Serafino Parisi, Vescovo