“Creare casa”. Sul tema scelto da Papa Francesco per la sessantunesima giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, si è incentrata la veglia di preghiera promossa dall’ufficio diocesano di pastorale vocazionale nella chiesa di S. Domenico.
Di fronte a Gesù Eucaristia, la preghiera di sacerdoti, religiose e laici della chiesa lametina perché il Signore continui a suscitare vocazioni nella Chiesa, perché ridesti nei giovani del nostro tempo il desiderio di seguire Cristo con una scelta radicale di vita, rispondendo alla chiamata che interpella il cuore di ogni donna e di ogni uomo. Quella chiamata in cui è la felicità di ogni persona.
“Nel messaggio per questa giornata – ha evidenziato don Angelo Cerra direttore dell’ufficio diocesano di pastorale vocazionale – Papa Francesco ci ricorda che solo nel rispondere alla chiamata del Signore, ognuno di noi trova la gioia della propria vita. La vocazione è un invito a metterci in cammino, ad essere pellegrini di speranza per poter anche noi creare casa, con Dio e con i fratelli. Mettiamoci in ascolto della chiamata per trovare la vera gioia”.
Nel corso del momento di preghiera, le testimonianze vocazionali dei seminaristi Giuseppe Bernardini e Andrea Giovanni Cefalà.
“Scegliere se vivere da servi, accontentandosi della retribuzione, o da amici che vivono di quello stesso amore di cui Gesù è stato il primo testimone”, è stato uno dei passaggi della testimonianza di Giuseppe Bernardini mentre Andrea Giovanni Cefalà, ricordando alcuni momenti decisivi del suo cammino vocazionale, ha parlato della sua vocazione come “una chiamata per nome”, sperimentando “un amore che va oltre ciò che sei, un amore che dà speranza, perché in Gesù Eucaristia io mi sento figlio amato”.
Salvatore D’Elia