432/mo anniversario della Fondazione dell’Istituto delle Suore Stabilite nella Carità
“Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente” (Sal 145,15-16)
Sono trascorsi ben 432 anni da quel 4 agosto 1589 quando alla porta della canonica del sacerdote fiorentino Vittorio dell’Ancisa, bussava una giovane ragazza, si legge negli annali della storia dell’Istituto, che se non fosse stata accolta quella notte sarebbe andata incontro a grossi pericoli.
Ma chi era Vittorio dell’Ancisa?
Don Vittorio, come lo chiamavano le sue giovani, che dopo quella sera aveva continuato ad accogliere altre ragazze da sfamare, formare, seguire, educare e soprattutto togliere dalle insidie del male, sicuramente spinto dall’’esperienza comunitaria vissuta a Roma, a San Girolamo della Carità, insieme a san Filippo Neri il “Giullare di Dio”, quando nel 1584, nominato erede dal fratello tornò a Firenze pensò di usare i beni a beneficio dei poveri pellegrini che andavano a Roma e si fermavano in città per un giorno di riposo: la casa fu chiamata “Carità”.
Alcune di quelle giovani accolte, quindi, chiesero di restare alla Carità e attraverso uno stabilimento cioè una promessa; così nacquero le fanciulle Stabilite nella Carità di don Vittorio dell’Ancisa.
Una spiritualità intensa quella del nostro di don Vittorio germogliata, arricchita, sostenuta e incoraggiata da Filippo Neri, un vero Pastore “con l’odore delle pecore”, come lo definisce Papa Francesco nel messaggio del 26 maggio 2015, per il quinto centenario della nascita del santo romano, dove la carità, l’accoglienza, l’educazione, la gioia erano sempre al primo posto.
Anche nel 2022 questa piccola cellula delle Suore Stabilite nella Carità, ricca di tanta spiritualità, continua la sua missione originaria in terra italiana, brasiliana e africana con la gioia nel cuore per aver incontrato il Signore e chiedendo a Lui di donare a ciascuna religiosa l’odore delle pecore”, perché la sfida che oggi la “Chiesa tutta è chiamata ad affrontare è quella di stare con il popolo per guidarlo e sostenerne la fede.” (Gaudete ed exultate)
Con gioia e riconoscenza viviamo, noi Stabilite questo anniversario di fondazione, grate al Signore per averci sempre tenute strette nella sua mano aiutandoci ad affrontare gioie e dolori sempre certe del suo amore per l’Istituto e per ognuna di noi.
Sr Elisabetta Torini (SnC)