“Tutti mangiarono a sazietà..”. Cristo continua a saziare la fame delle donne e degli uomini di oggi. La fame di senso, di verità, di amore. Una fame che può saziare solo chi, con gli stessi sentimenti di Gesù di fronte alle folle che avevano percorso chilometri e chilometri a piedi per ascoltare la sua Parola, sente compassione, si prende cura. E lo fa attraverso i suoi discepoli: “voi stessi date loro da mangiare”.

Subito dopo la concelebrazione eucaristica in Cattedrale nel giorno del Corpus Domini, la processione per le vie della città, con l’ostensorio in cui è custodito Gesù Eucaristia. Un itinerario di preghiera, immagine di una Chiesa sinodale che non sta tra le nuvole ma cammina per le strade degli uomini, va incontro alle donne e agli uomini di oggi lì dove essi vivono e operano. In quelle stesse strade segnate dal caos e dai ritmi frenetici della vita di ogni giorno, scanditi da tempi troppo veloci per trattenere quel senso autentico della via che richiede tempo e cura, il Signore passa.  Dopo due anni di stop a causa dell’emergenza sanitaria, nella processione del Corpus Domini, in maniera visibile, appare la Chiesa di Lamezia che cammina alla sequela del Signore realmente presente nell’Eucaristia. Una Chiesa fatta di tanti volti, tante storie, ma unita dalla comunione a quell’unico Pane che da molti ci fa uno,  che ci fa Chiesa.

Presenti alla processione, i parroci delle comunità della vicaria dei SS. Pietro e Paolo, insieme alle rappresentanze dei gruppi e delle associazioni ecclesiali e dell’amministrazione comunale.

La processione si è conclusa sul sagrato della Cattedrale con la benedizione eucaristica

 

S.D.